Introduzione di Luca Serianni e Pietro Trifone
-Strumenti e modelli
Alfredo Stussi, Storia della lingua italiana: nascita d'una disciplina
1. Il ritardo
2. Le premesse
3. I caratteri specifici
4. I fondamenti
5. Dal «Profilo» alla «Storia»
Valeria Della Valle, La lessicografia
1. La tradizione manoscritta: dai vocabolari latini alle liste di parole del volgare
2. I primi lessicografi e il culto delle Tre Corone
2.1. Niccolò Liburnio
2.2. Lucilio Minerbi
2.3. Francesco Alunno
2.4. Fabricio Luna
2.5. Alberto Acarisio
3. Il mercato si espande: rimari, raccolte di frasi, dizionari bilingui
4. Un'«operina» e un «libricciuolo»
5. Dal «Memoriale» di Giacomo Pergamini alle prime tre edizioni del Vocabolario della Crusca
6. Il dissenso antifiorentino
7. Il ritorno all'ordine
8. Le esigenze della scienza
9. Fra tradizione e innovazione
10. Raccolte e dizionari dialettali
11. Un nuovo tipo di lessicografo: Francesco D'Albeni di Villanuova
12. I nuovi cruscanti: Antonio Cesari e Vincenzo Manuzzi
13. Contro i «pedanti» e i «linguaj»: Vincenzo Monti e Giovanni Gherardini
14. La caccia al neologismo
15. Un nome per le cose
16. Dizionari dei sinonimi e dizionari generali
17. «l libri stan fermi e le lingue camminano»
18. Dai dizionari incompiuti ai dizionari di domani
Giuseppe Patota, I percorsi grammaticali
1. La grammatica degli umanisti
1.1. Leon Battista Albetti
1.2. Giovanni Francesco Fonunio
1.3. La grammatica dell'armonia
2. La grammatica a Firenze
3. La grammatica ragionevole
4. La grammatica e l'autorità
4.1. La grammatica e il Vocabolario
5. La grammatica della crisi
6. La grammatica dei puristi
6.1. L'arcadia grammaticale manzoniana
7. La grammatica e la storia
8. La grammatica assente
Nicoletta Maraschio, Grafia e ortografia: evoluzione e codificazione
1. Introduzione
1.1. La questione della grafia oggi: scrittura e pronuncia
1.2. Le grafie semicolte
1.3. Le due facce del presente: dal passato al futuro
2. Le «scriptae» medievali
2.1. L'emergere di nuove grafie nel latino medievale
2.2. Il multigrafismo dell'Italia medievale
2.3. Due grafie d'autore: il «Canzoniere» del Tetrarca e il «Decameron» del Boccaccio
2.4. Verso un conguaglio grafico regionale
3. Codificazione e diffusione della norma
3.1. Aspetti generali della questione ortografica cinquecentesca
3.2. Dalla coppia Pietro Bembo / Aldo Manuzio a quella Leonardo Salviati / Accademia della Crusca: la strada maestra
3.3. Grammatici e correttori: le regole e la prassi editoriale
3.4. La grafia dei manoscritti: qualche esempio d'autore
3.5. La grafia della gente comune (sondaggi dal Cinquecento all'Ottocento)
3.6. I progetti di riforma dell'alfabeto (dal Quattrocento al Novecento)
-La speculazione linguistica nella tradizione italiana
Claudio Magazzini, Le teorie
1. Teoria linguistica e "questione della lingua"
2. Il «De vulgari eloquentia» di Dante
3. Il dibattito linguistico umanistico
4. La teoria linguistica nel Rinascimento
4.1. Le «Prose della volgar lingua» di Bembo
4.2. La teoria cortigiana
4.3. Trissino e la riscoperta del «De vulgari eloquentia»
4.4. La cultura toscana di fronte a Trissino, al «De vulgari eloquentia» ed a Bembo
4.5. Teorie storico-linguistiche: la genesi del volgare
4.6. La svolta filologica di Cittadini
4.7. L'«Ercolano» di Benedetto Varchi
4.8. I fondamenti del purismo
4.9. Studi linguistici fiorentini: il primato della Crusca
5. Razionalismo e filologia
5.1. La riscoperta di Dante
5.2. Giambattista Vico e la teoria poetica della lingua
5.3. La filologia
5.4. Le origini italiche
5.5. Il confronto con il francese
5.6. La "filosofia delle lingue"
5.7. Una proposta di Cesarotti: il Consiglio nazionale della lingua
6. Dall'età napoleonica all'Unità nazionale
6.1. La reazione antifrancese e il purismo
6.2. La battaglia contro il purismo: la «Proposta» di Monti
6.3. La teoria storica di Perticari e la questione dei poeti siciliani
6.4. La linguistica dei romantici
6.5. La teoria linguistica di Manzoni
6.6. La confutazione manzoniana del sensismo e il giacobinismo linguistico
7. Il dibattito linguistico nell'Italia unita
7.1. Per una politica della lingua: i problemi dell'Unità
7.2. La lingua dell'Impero
7.3. Nuove questioni linguistiche
Italiano scritto di Laura Antonucci
-La lingua e le istituzioni
Rita Librandi, L'italiano nella comunicazione della Chiesa e nella diffusione della cultura religiosa
1. «Pascere del verbo di Dio» «con facilità di parole»
2. La ricerca della comunicazione
2.1. Una lingua intermedia
2.2. La necessità di una parola nuova
3. Il risveglio della parola predicata
3.1. La diffusione di un volgare colto e popolare
3.2. La testimonianza dell'oralità
4. Le diverse lingue della Riforma cattolica
4.1. In assenza di una regola
4.2. Una questione di religiosità e di lingua
4.3. La comunicazione religiosa nelle città e nelle missioni
4.4. La lingua della paura
5. La religiosità femminile tra il silenzio e la parola
5.1. La mediazione del volgare
5.2. L'imposizione della scrittura e il piacere di leggere
6. Lingua pura, dialetto, lingua di comunicazione
Nicola De Blasi, L'italiano nella scuola
1. Il volgare nella didattica del latino
2. L'insegnamento dello scrivere in volgare
3. La prima grammatica del volgare
4. Latino e volgare nelle scuole cinquecentesche
5. Istruzione elementare, libri di lettura e di calligrafia
6. Le grammatiche del volgare
7. I collegi per élite e l'istruzione popolare
8. Le riforme e l'italiano nella scuola
9. Italiano e dialetto
10. il libro di grammatica
11. L'italiano della scuola
Pietro Trifone, La lingua e la stampa nel Cinquecento
1. Una rivoluzione linguistica inavvertita
2. Il nuovo luogo istituzionale della codificazione linguistica
3. Il libro: fenomenologia di un diasistema
4. Il toscano da lingua letteraria a linguaggio tecnico dell' editoria
5. L'asse Firenze-Venezia
6. Una frontiera più ampia per l'italiano
7. Il policentrismo della stampa popolare
8. Lo scritto-parlato
9. Lo scritto-recitato
Piccola biblioteca popolare (Roma, secolo XVI) di Pietro Trifone
-La lingua letteraria
Luca Serianni, La prosa
1. Latino, volgare, latineggiamento nella prosa delle Origini
2. I toscani
2.1. Prosa d'arte e prosa media
2.2. L'«aureo Trecento»
3. La grande prosa trecentesca
3.1. Dante: un modello non imitato
3.2. Boccaccio: un modello contrastato
3.3. Il «Decameron»
4. Il pluristilismo quattrocentesco
4.1. Letteratura popolare
4.2. La prosa latineggiante
4.3. L'esperienza del Sannazaro
5. Classicismo e anticlassicismo nel Cinquecento
5.1. La linea bembiana
5.2. Il fiorentinismo e lo «scrivere come si parla»
5.3. Tre tipi di prosa argomentativa: Guicciardini, Tasso, Bruno
6. L'età del barocco
6.1. La coscienza della frattura e il romanzo
6.2. Nel senso di una continuità: Bartoli, Galileo, Salpi
7. L'europeismo settecentesco
7.1. La sintassi franceseggiante
7.2. Verso una letteratura di massa
7.3. Il fascino dell'antico: da Giambattista Vico ad Alessandro Verri
7.4. Due ribelli conservatori: Giuseppe Baretti e Vittorio Alfieri
8. Le molte voci del primo Ottocento
8.1. L'influsso di Sterne
8.2. Purismo e toscanismo
8.3. Romantici settentrionali
8.4. Il classicismo
9. Manzoni: una voce sulle altre
9.1. «I Promessi Sposi»
9.2. Una difficile eredità
10. La crisi di fine secolo
10.1. Centro e periferia
10.2. Continuità e frattura
11. Verso la dissoluzione
11.1. Pirandello e Svevo
11.2. Esiste ancora una "prosa letteraria"?
-La letteratura in versi
Ignazio Baldelli, Dai siciliani a Dante
1. I siciliani
2. I (siculo-)toscani
3. Lingua e stile della lirica dantesca
4. Riflessione teorica dantesca sulla lingua della poesia lirica
5. Riflessione teorica dantesca sulla lingua della «Commedia»
6. La terzina della «Commedia»
7. La rima nella lingua e nello stile della poesia di Dante
8. L'endecasillabo nella poesia di Dante
9. La centralità della similitudine nella lingua e nello stile della «Commedia»
10. Procedimenti ripetitivi e paralleli
11. Latinismi
12. Parole della scienza e della tecnica
13. Suffissi e polimorfia morfologica
Elisabetta Soletti, Dal Petrarca al Seicento
1. Il Trecento
1.1. Francesco Petrarca
1.2. Dante, Petrarca e la toscanizzazione della lingua poetica
1. 3. Poemi didascalici e allegorici
1.4. Boccaccio poeta
2. Il Quattrocento
2.1. Il petrarchismo prima del Boiardo
2.2. Gli «Amorum libri»
2.3. Il petrarchismo napoletano
2.4. La poesia cortigiana
2.5. Jacopo Sannazaro
2.6. La poesia toscana realistica e «alla burchia»
2.7. Lorenzo de' Medici
2.8. Il Poliziano
2.9. I poemi cavallereschi. il «Morgante»
2.10. L'«Orlando innamorato»
3. Il Cinquecento
3.1. Pietro Bembo: teoria e poesia
3.2. Michelangelo Buonarroti
3.3. Aspetti del petrarchismo
3.4. Giovanni Della Casa
3.5. La poesia lirica di Torquato Tasso
3.6. Francesco Berni
3.7. L'«Orlando Furioso»
3.8. Dalla «Gerusalemme Liberata» alla «Conquistata»
3.9. Innovazioni metriche di Cinque e Seicento
4. il Seicento
4.1. Giovanbattista Marino
4.2. I marinisti
4.3. Alessandro Tassoni e la poesia eroicomica
4.4. La poesia satirica
Gian Luigi Beccarla, Dal Settecento al Novecento
1. Lingua classica, neoclassicismo e nostalgia dell'antico
1.1. La poesia lirica nel secolo XVIII
1.2. Pietro Metastasio
1.3. Giuseppe Parini
1.4. Vittorio Alfieri
1.5. Vincenzo Monti
1.6. Ugo Foscolo
1.7. Giacomo Leopardi
1.8. Giosuè Carducci
2. Le innovazioni e la crisi del linguaggio poetico ottocentesco
3. La poesia moderna
3.1. Giovanni Pascoli
3.2. Gabriele D'Annunzio
4. La poesia del Novecento
4.1. I crepuscolari e la poesia del primo Novecento
4.2. Guido Gozzano
4.3. Il futurismo: oltranze stilistiche, poesia e parodia
4.4. Umberto Saba
4.5. Giuseppe Ungaretti
4.6. Vociani, rondisti, ermetici
4.7. Eugenio Montale
4.8. TI dopoguerra, l'avanguardia, la poesia contemporanea
Antonio Sorella, La tragedia
1. La "grammatica tragica"
2. Il Trissino e la rifondazione cinquecentesca
3. Il processo di liricizzazione del genere
4. Il melodramma del Metastasio e l'antimelodramma dell'Alfieri
5. L'opera romantica
6. Il D'Annunzio e la dissoluzione della tragedia
Indice dei nomi