Contributi di Alberto Capatti, Alberto De Bernardi, Angelo Varni, Maria Luisa Betri, Francesca Taddei, Gabriella Ciampi, Vito Teti, Vera Zamagni, Francesco Chiapparino, Giampaolo Gallo, Renato Covino, Roberto Monicchia, Giuseppe Moricola, Giorgio Pedrocco, Paolo Sorcinelli, Assunta Trova, Ada Lonni, Carla Colombelli, Fiorenza Tarozzi, Paola Corti, Antonia Pasi, Alberto Capatti, Alberto Veca, Giovanni Anceschi, Valeria Bucchetti, Maria Paola Moroni Salvatori, Daniela Gallingani, Luca Vercelloni, Eva Benelli, Romeo Bassoli.

Dalla Presentazione
L'ipotesi metodologica che sottende la progettazione e la realizzazione di questo Annale della Storia d'Italia Einaudi consiste nel ritenere la storia dell'alimentazione una prospettiva d'indagine utile a cogliere, dall'angolatura specifica delle sue variabili, i mutamenti profondi della societā italiana. Il cibo infatti rappresenta, ad un tempo, una spia significativa ed una conseguenza del complesso intreccio tra continuitā e trasformazione che ha attraversato i processi di modernizzazione delle societā industriali dalla metā del Settecento ai giorni nostri. In una multiforme maglia interpretativa, il rapporto qualitativo e quantitativo del livello alimentare si intreccia infatti con i mutamenti dell'agricoltura, tanto nei suoi profili produttivi quanto in quelli organizzativi, sottoposta alle rotture determinate dalla sua mercantilizzazione prima e successivamente alla sua contraddittoria integrazione in un modello industriale. Al contempo, la dimensione alimentare č attraversata e interamente rimodellata dal "balzo" tecnologico ottocentesco, sia per quel che riguarda quelli commerciali, come quelli relativi ad una migliore consapevolezza dei legami tra cibo e salute del corpo...